Reddito Energetico

Reddito Energetico 2024: Incentivi Fiscali

L’8 novembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Transizione Ecologica (MASE) relativo al Fondo Nazionale per il Reddito Energetico. Questo decreto delinea le modalità operative, gli interventi ammissibili e stabilisce i requisiti ISEE per i beneficiari.

Il Reddito Energetico del 2024 si concentra sull’obiettivo principale di sostenere l’autoconsumo attraverso impianti fotovoltaici domestici per le famiglie in condizioni economiche più disagiate. La recente pubblicazione del decreto, composto da undici articoli, stabilisce gli obiettivi e il campo di applicazione del fondo, definendo i soggetti idonei a ricevere i benefici, gli interventi accettati e le procedure per richiedere gli incentivi. Questo rappresenta la conclusione di un percorso iniziato oltre tre anni fa, quando durante la pandemia, il Comitato per la Programmazione Economica aveva destinato 200 milioni di euro per questo progetto. Adesso, fatta eccezione per alcune procedure a carico di ARERA e GSE, il processo è praticamente completo e le risorse allocate per gli anni 2024 e 2025 sono chiaramente definite e regolamentate.

Cos’è il Reddito Energetico?

Il Reddito Energetico è uno strumento di supporto che consente a individui e famiglie con difficoltà economiche di installare impianti fotovoltaici residenziali. Questo avviene attraverso un fondo rotativo che eroga contributi sotto forma di sostegno finanziario diretto.

L’idea è stata concepita nel lontano 2017 dal Movimento 5 Stelle per promuovere l’autoconsumo energetico e alleviare la povertà energetica. Inizialmente partito dal Comune sardo di Porto Torres, il programma è stato poi adottato a livello regionale nel Lazio e in Puglia. Nel 2020 è stata avanzata l’idea di trasformarlo in un’iniziativa nazionale, ma il passaggio di competenze tra il Ministero delle Imprese (ex Sviluppo Economico) e il Ministero dell’Ambiente (ex Transizione Ecologica) ha rallentato il processo.

Chi può beneficiare del Reddito Energetico del 2024?

Secondo quanto indicato nel Decreto, gli incentivi sono accessibili a individui e famiglie con un basso Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE):

– Individui e nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro;

– Famiglie con un ISEE inferiore a 30.000 euro e almeno 4 figli a carico.

Per calcolare l’ISEE per accedere al Reddito Energetico 2024 (e ad altre agevolazioni sociali), è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) sul sito dell’INPS. Ogni beneficiario può presentare una sola domanda di contributo e usufruirne una sola volta. Inoltre, gli incentivi non possono essere cumulati con altri incentivi pubblici per l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali.

Come funziona il Reddito Energetico 2024-2025?

Il Reddito Energetico consente di realizzare impianti solari domestici senza costi per le famiglie, grazie a contributi in conto capitale che coprono i costi ammissibili. Il GSE organizzerà bandi specifici e i beneficiari potranno stipulare un “contratto di reddito energetico” con il Gestore. Questa iniziativa è supportata da un budget di 200 milioni di euro per gli anni 2024-2025, di cui:

  • 80 milioni di euro sono destinati alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • 20 milioni di euro alle altre regioni o province autonome.

Il Fondo sarà alimentato dalle entrate generate dai surplus non consumati direttamente nel regime di “ritiro dedicato” gestito dal GSE.

Come richiedere il Reddito Energetico?

Per fare richiesta del Reddito Energetico, si dovrà attendere che il GSE realizzi una piattaforma digitale per la presentazione delle domande. Nel frattempo, è utile comprendere quali costi sono ammissibili o meno agli incentivi del Reddito Energetico 2024. Il decreto del MASE specifica che i contributi copriranno le spese effettive sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici in autoconsumo su unità immobiliari nel gruppo A (escluse A1, A8, A9 e A10).

Tuttavia, è necessario che gli impianti:

  • Siano realizzati su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o pertinenze, o su aree e spazi pertinenziali, di cui il beneficiario abbia un valido diritto reale.
  • Rispettino i requisiti tecnici definiti dal regolamento del Fondo, il quale sarà pubblicato da ARERA entro i primi di dicembre 2023.
  • Abbiano una potenza nominale compresa tra 2 kW e 6 kW o comunque non superiore alla potenza disponibile in prelievo sul punto di connessione.”

 

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