Immaginate 45 campi da calcio affiancati, ricoperti da 50.000 pannelli fotovoltaici: è questa l’immagine che rende l’idea dell’imponente nuovo impianto di Fiera Milano, il più grande su tetto in Italia e tra i dieci più grandi al mondo.
Frutto di un investimento da 15 milioni di euro e di una joint venture tra Fondazione Fiera Milano e A2A, l’impianto si estende su 330.000 metri quadrati e produrrà 21,6 GWh l’anno, l’equivalente del consumo di 7.800 famiglie, evitando l’emissione di oltre 9.800 tonnellate di CO2, paragonabili a quelle prodotte da 10.000 automobili.
L’energia generata coprirà circa il 35% del fabbisogno energetico del quartiere espositivo di Rho, con il surplus immesso in rete. La scelta di installare i pannelli sui tetti ha il vantaggio di non occupare terreno agricolo, come sottolineato dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha elogiato l’iniziativa come un passo importante verso la sostenibilità.
Fiera Milano: un progetto strategico per la sostenibilità
Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, ha evidenziato come l’impianto renda la Fiera più sostenibile e competitiva, attraendo eventi internazionali che richiedono standard elevati in questo ambito.
L’impianto, che si posiziona al primo posto per rendimento tra i quartieri fieristici europei, rientra negli obiettivi del piano di sostenibilità integrato 2024-2027 di Fiera Milano. Francesco Conci, amministratore delegato della società, ha sottolineato l’importanza della sostenibilità come vantaggio competitivo e fattore chiave per la crescita del business.
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L’infrastruttura garantirà anche l’autonomia energetica per le gare delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 che si svolgeranno nei padiglioni della Fiera.
Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, ha definito l’impianto un “importante traguardo tecnologico” e un modello replicabile per la trasformazione urbana, in linea con la strategia di investimento dell’azienda per la decarbonizzazione.