Il fotovoltaico è conveniente se il costo di installazione viene ammortizzato dai benefici ottenuti. L’ammortamento dipende dal costo di installazione, detrazioni fiscali e autoconsumo diretto dall’impianto. Prima di decidere di installarlo, è importante valutare i costi e benefici nel tempo.
Ogni impianto è un investimento a medio termine, che comporta un esborso iniziale e si ammortizzerà nel tempo tramite risparmi sulle bollette elettriche. Calcolare l’ammortamento del fotovoltaico richiede valutare i costi di installazione e i benefici nel funzionamento a lungo termine dell’impianto.
Se i benefici superano i costi, l’investimento sarà conveniente.
Fotovoltaico: costo o investimento?
Il primo problema è il prezzo iniziale dell’installazione fotovoltaica. Tuttavia, i prezzi sono diminuiti notevolmente negli ultimi anni, rendendo l’impianto più accessibile.
Considerando i benefici dell’elettricità auto-prodotta, sia economici che ambientali, il fotovoltaico è considerato un investimento che può essere recuperato in 5-10 anni. Questo investimento non è solo vantaggioso a livello individuale o aziendale, ma anche a livello collettivo, poiché la generazione distribuita contribuisce a ridurre le spese per l’importazione di materie prime fossili.
L’investimento fotovoltaico comporta un esborso iniziale, seguito da un periodo di ammortamento dei costi e un periodo di guadagno generato dal funzionamento a regime dell’impianto.
I guadagni diretti derivano dalla cessione dell’energia prodotta alla rete, mentre i guadagni indiretti provengono dall’autoconsumo dell’energia autoprodotta, che riduce gli acquisti di elettricità dalla rete.
Il piano di ammortamento è uno strumento fondamentale per calcolare la redditività dell’investimento fotovoltaico nel tempo.
Come calcolare l’ammortamento del fotovoltaico?
Per calcolare con precisione l’ammortamento di un impianto fotovoltaico, è consigliabile rivolgersi a consulenti esperti in grado di considerare tutti i costi, inclusi quelli di manutenzione e assicurazione, e valutare i benefici nel tempo.
Questi includono la produttività dell’impianto nel corso degli anni, la stima dell’energia auto consumata e i costi energetici futuri.
Ci sono diversi fattori da considerare, ma è importante che l’utente che vuole investire nel fotovoltaico sia in grado di quantificare i principali elementi per avere un’idea approssimativa dell’ammortamento dell’impianto.
I costi forniti dagli installatori “chiavi in mano” si basano sui prezzi di mercato. Un buon preventivo personalizzato elenca in dettaglio tutte le voci di costo, evitando sorprese in seguito.
Per calcolare l’ammortamento dell’impianto, bisogna considerare diverse variabili. Ci sono aspetti economici legati ai proventi dell’energia immessa e auto consumata, nonché alle detrazioni fiscali.
È importante valutare anche il rendimento dell’impianto, considerando il calo fisiologico della produttività nel tempo, la regione di installazione, l’orientamento e l’inclinazione dei moduli, la presenza di ombreggiamenti, e la qualità dei moduli.
È importante considerare anche altri fattori come i costi di finanziamento, assicurazioni, monitoraggio della produzione e l’opzione di un sistema di accumulo a batterie per aumentare l’autoconsumo. In generale, l’ammortamento di un impianto fotovoltaico dipende dalla sua produzione e dalle modalità di consumo dell’utente.
È fondamentale sottolineare che l’utente ha un ruolo attivo nell’accorciare o allungare i tempi di rientro dell’investimento. Come? Sfruttando l’opportunità di auto consumare l’energia prodotta, l’utente può ottenere maggiori risparmi riducendo le bollette elettriche.
Un esempio semplice illustra il concetto: una famiglia di 3 persone che utilizza lavatrice, lavastoviglie e altri elettrodomestici durante le ore diurne può ridurre notevolmente le bollette elettriche.
In questo modo, massimizzano l’efficacia del proprio impianto, che fornisce energia a costo zero durante le ore diurne. L’energia acquistata dalla rete, nello stesso periodo, avrebbe un costo mediamente due terzi superiore.
Ecco sei punti da considerare riguardo all’ammortamento del fotovoltaico
- Dimensione dell’impianto: Un impianto più grande costa meno in proporzione a uno più piccolo e determina la quantità di energia prodotta.
- Perdita di rendimento nel tempo: I moduli fotovoltaici possono perdere circa lo 0,8-1% di rendimento all’anno.
- Orientamento e inclinazione dei moduli: Un’ottima esposizione al sole migliora la produzione dell’impianto, con l’orientamento verso sud e un’inclinazione di circa 30 gradi ideale per l’Italia.
- Regione di installazione: La producibilità dell’energia varia nelle diverse regioni italiane, con valori intorno a 1.100 Kwh/Kwp/anno al nord e fino a 1.500 Kwh/Kwp/anno al sud.
- Modalità di consumo: L’autoconsumo diretto dell’energia prodotta aumenta notevolmente il risparmio economico rispetto all’immissione in rete. Le modalità di immissione possono essere lo scambio sul posto o il ritiro dedicato.
- Agevolazioni fiscali: Per gli impianti domestici, è prevista una detrazione fiscale del 50% sull’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), che permette di recuperare la metà dei costi di installazione in 10 anni. Questa detrazione è disponibile solo per le persone fisiche, non per le società. Grazie a queste detrazioni, il periodo di ammortamento dell’impianto fotovoltaico può essere notevolmente ridotto.
Esempio di ammortamento di un impianto fotovoltaico da 3 kW a Milano. L’impianto costa 6.000 euro, ma con le detrazioni fiscali scende a 3.300 euro. Produce mediamente 3.900 kWh/anno, con un calo annuale del 0,8%. L’autoconsumo rappresenta il 40% dell’energia prodotta, mentre il resto viene immesso in rete.
Stimiamo gli introiti generabili: 7.176 euro risparmiati grazie all’autoconsumo e 6.552 euro per l’energia immessa in rete. Il conto economico totale è di circa 13.728 euro in 25 anni. Considerando i costi di manutenzione e la sostituzione dell’inverter dopo 10 anni, il guadagno effettivo scende a circa 10.000 euro.
Il tempo di ammortamento dell’impianto è di 6-7 anni. Inoltre, confrontando il costo di produzione del kWh fotovoltaico con quello della rete Enel, si può ottenere un’idea del risparmio potenziale con l’autoconsumo fotovoltaico.
Per fare questo calcolo, basta dividere il costo totale dell’impianto con la quantità di kWh prodotti in tutta la sua vita, e confrontare il costo medio del kWh della rete Enel preso dalle bollette.
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