Il 2023 ha segnato un passo importante per la transizione ecologica in Europa. Secondo Crea – Center for Research on Energy and Clean Air, le emissioni di CO2 sono diminuite dell’8% rispetto all’anno precedente, il calo più significativo dal lockdown del 2020.
Questo progresso è stato favorito da diversi fattori, tra cui:
- Aumento della produzione di energia pulita: l’Unione Europea ha raggiunto livelli record per l’installazione di impianti fotovoltaici e eolici (rispettivamente 56 GW e 17 GW).
- Eu Ets (Exchange Trade System) Carbon System: questo sistema di scambio di quote di emissione incentiva la riduzione dei gas serra. Circa il 45% delle emissioni europee è regolato dall’Ets, che ha contribuito a un calo del 47% delle emissioni da impianti elettrici e industriali dal 2005.
L’anno scorso l’Ue ha istituito un secondo Ets per includere alcuni settori precedentemente esclusi. Tuttavia, una clausola limita il prezzo delle quote, che nel 2024 ha raggiunto il minimo di 50 euro a tonnellata.
Energia rinnovabile in crescita: l’energia eolica ha superato per la prima volta il gas fossile come fonte di energia elettrica in Europa (18%, +13% rispetto al 2022). Il mix eolico-fotovoltaico ha raggiunto il 27%.
Tra i casi virtuosi, la Germania (141 TWh da eolico), la Danimarca (58% di elettricità da eolico) e la Svezia (livello pro-capite più alto).
Obiettivi climatici: ancora da raggiungere
Nonostante i progressi, l’Europa è ancora lontana dai target climatici. Le emissioni nette sono diminuite del 31% dal 1990 al 2022, ma le politiche attuali porterebbero a una riduzione del 43% entro il 2030, inferiore al 55% previsto.
L’attuazione completa delle politiche pianificate porterebbe al 48%, ma non sarebbe ancora sufficiente.
L’ottavo rapporto sullo Stato energetico dell’Unione avverte che è necessario triplicare la velocità di riduzione delle emissioni. Le imminenti elezioni europee e le proteste degli agricoltori ostacolano l’approvazione e l’attuazione del Green Deal.
Il veto alla Legge sul Ripristino della Natura e il taglio dei vincoli ambientali nei sussidi all’agricoltura (responsabile dell’11% delle emissioni europee) ne sono esempi.
Decarbonizzazione: settori critici
La decarbonizzazione non è ancora avvenuta nel settore dei trasporti. Il trasporto aereo ha visto un aumento del 10% delle emissioni nel 2023, mentre nell’industria automobilistica l’Eca (Corte dei conti europea) ha rilevato che le emissioni reali non sono calate nell’ultimo decennio.
Energia Solare: Un Cambiamento Inevitabile e Irreversibile
I produttori sfruttano lacune nei test di laboratorio, creando un divario con le emissioni reali. Solo dopo il Dieselgate del 2015 sono stati implementati test più realistici, ma il divario persiste. Si stima che le emissioni dei veicoli a diesel siano stabili, mentre quelle delle auto a benzina sono calate leggermente (-4,6%).
La transizione ecologica
L’Europa sta compiendo sforzi significativi verso la transizione ecologica, ma è necessario un impegno maggiore per raggiungere gli obiettivi climatici. L’urgenza è alta, perché l’Europa è il continente che si sta riscaldando più rapidamente a livello globale, con conseguenze evidenti su società ed economia.